mercoledì 24 agosto 2016

Un post che non merita un titolo.

Oggi avrei dovuto pubblicare un post sulle crespelle valdostane. Avrei postato qualche foto allegra della mia vacanza.
Ma ho cambiato idea.

Oggi voglio occupare il piccolo spazio che ho su internet per rivolgere rispetto alle persone rimaste coinvolte nel terremoto di questa notte.
Io mi ricordo cosa significa essere nel pieno di una scossa. Mi ricordo la mancanza di fiato quando tutto intorno a me diventava fragile, debole. Mi ricordo il mio compagno di banco che mi prende per la spalla e mi butta sotto i nostri banchi il 29 maggio di ormai quattro anni fa. Mi ricordo di aver pensato "Mamma e papà!" e basta. Nessun pensiero profondo, nessun "sono ancora giovane, non voglio morire". C'era solo la consapevolezza del disastro intorno a me, delle persone che amavo di più e della mia presenza in quella situazione devastante.

Oggi altre persone si trovano il cuore chiuso da quello stesso sgomento. Annaspano alla ricerca d'aria, ma l'ossigeno oggi sa di morte. Sa di crolli, di rumori troppi forti, di mancanza di solidità sotto i piedi.

Oggi il mio pensiero va a loro. Va a chi ha perso qualcuno. Va a chi è rimasto ucciso. Va a quelle mura crollate, alle case, alle vite spezzate. Va ai miei amici in quelle zone, per fortuna tutti illesi.

Offro le mie condoglianze. Effimere e inutili, ma sincere e comprensive.

Protezione civile: 800840840
Protezione civile Lazio: 800803555
Punto di raccolta di acqua e generi alimentari a Rieti: 0746485967
Avis di Rieti: 0746200655

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