lunedì 2 febbraio 2015

Il paradiso dei PC e come sfoghiamo i lutti.

Beh, oggi il mio computer ha fatto cilecca ed è morto. Basta, fine, defunse per sempre. A sua difesa posso dire che ha fatto il suo lavoro, aveva da poco compiuto i cinque anni e non posso sicuramente lamentarmi considerando che stava acceso tra le quattro e le sedici ore al giorno, per 365 giorni l'anno, per cinque anni appunto. Il mio piccino è attualmente sotto i ferri per salvare il salvabile, il mio tecnico informatico di fiducia aka patrem meum lo sta smontando per recuperare l'hard disk, poi la sua anima volerà nel Valhalla dei computer. L'unica cosa un po' spiacevole è il fatto che dovrò comprare un pc nuovo, ma ho già visto una bella offerta da Mediaworld - dove spero di non trovare il commesso strano che riesco a beccare ogni santa volta - e probabilmente domani andrò a fare questa spesa folle.

Il problema è che senza pc non posso stare: al di là dell'uso che ne faccio per l'università, che già di per sé giustifica l'addebito sulla carta di credito, lo sfrutto per fare praticamente qualsiasi cosa, a cominciare dalla scrittura. Con il mio fido OpenOffice Writer vado dappertutto.

E a tal proposito sappiate, cara la mia gentaglia, che per riprendermi dalla dipartita del computer ho pubblicato il primo capitolo di una nuova originale, The Art of Happiness. So che il titolo non è granché, ma non penso ce ne fosse uno più appropriato considerando la trama. Per ora lo potete trovare su wattpad, piattaforma sulla quale mi sono appena iscritta tra le altre cose, e quanto prima potrete leggerlo anche su efp.

Breve sinossi: "Léo, studentessa di storia dell'arte alla Sorbona, sembra avere una vita perfetta. Tanti amici, feste e bei vestiti, un fidanzato intraprendente che non fa troppe domande. Sa di essere bella e si mette in mostra, dispiega le sue ali di farfalla perché tutti possano ammirarle, fa sentire in colpa gli altri per non sprofondare a sua volta, ha una morale tutta sua e ne è così consapevole da odiarsi. Ma Léo porta con sé una fragilità così profonda da renderla delicata come una goccia di vetro. Qualcosa le sfugge, qualcosa nel suo rapporto con Paul non funziona, forse è lei stessa a non funzionare. Léo è un'artista che deve scoprire l'Arte della Felicità."

E niente, spero la leggerete. Nel frattempo vi lascio la copertina!

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