giovedì 21 luglio 2016

L'abbazia di Staffarda.

Sabato era una giornata ideale per una vacanza: sole caldo, clima ventilato, cielo quasi settembrino. Quindi Fidanzato ha deciso che una gita sarebbe stata l'ideale. L'abbazia di Staffarda ci era stata consigliata dai miei nonni qualche mese fa e abbiamo deciso che sarebbe stata quella la nostra meta.

Staffarda in realtà non è un comune vero e proprio, bensì un'isolatissima frazione di Revello, nel cuneese, proprio ai piedi del Monviso: una frazione composta esclusivamente dal vecchio complesso abbaziale: chiesa, chiostro e campanile, foresteria, cascine, torrente (e pure scarso). Non è solo isolata, ma è anche talmente piccola da far pensare a un piccolo rifugio. Mi ricorda vagamente il principato di Lucedio, di cui vi avevo parlato qui, distaccata dal mondo.


Abbiamo pranzato nell'unico ristorante dell'abbazia, che consiglio assolutamente perché i prezzi sono super contenuti considerando l'abbondanza e la bontà dei piatti. Poi abbiamo cominciato la visita della chiesa con i locali annessi.

Se decidete di visitare tutto con calma, la visita vi occuperà un'oretta, forse poco di più. Io comunque vi consiglio di prendervi un po' di tempo per godervi la frescura del chiostro, perché ne vale davvero la pena!


La parte della chiesa è quella meglio conservata, grazie ad un restauro piuttosto recente e ad alcune opere di pregio, inoltre è una costruzione estremamente particolare perché, pur essendo una fondazione cistercense, è tutta diseguale e asimmetrica: i cistercensi sono famosi per la regolarità delle loro costruzioni, la sobrietà di colori e decori e in generale l'insistenza sulla simmetria, mentre la chiesa di Staffarda è tutto l'opposto! Lo vogliamo considerare un mistero? ;)


Unica pecca: al momento, Staffarda è gestita dall'ordine Mauriziano, che dovrebbe davvero mettere in sesto le sale intorno al chiostro. La sala capitolare è letteralmente fetiscente, mentre scriptorium e refettorio sembrano grandi cantine. Please, fate qualcosa.

In poche parole è una gita che occupa un pomeriggio, viaggio escluso, ma che merita tutta l'attenzione possibile. Consigliatissimo, nonostante le sale annesse alla chiesa non siano tenute benissimo. Se vi capita, fateci un giro!

4 commenti:

  1. Sembra un posto carinissimo in cui passare qualche ora totalmente isolati dal mondo!! Mi ricorda un piccolo monastero di Granada, ormai inglobato nella città ma sempre molto riservato, in cui amavo andare a leggere o a studiare in totale silenzio! *.*

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    1. Da come ne parli si direbbe che tu sia stata a Granada un sacco di tempo!! Sei stata lì in erasmus? :)

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    2. Esatto!! Ci ho vissuto quasi un anno e ancora adesso la sogno la notte!! È una città meravigliosa, una delle migliori per un erasmus, secondo me! ❤️
      Tu ci hai pensato a fare qualche mese di studio all'estero?

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    3. Avevo valutato una magistrale in Islanda hahah poi per ragioni logistiche ho evitato, era uno studio molto settoriale che mi avrebbe portato pochi sbocchi in Italia o comunque fuori dall'area propriamente scandinava, quindi niente!!
      Comunque mi segno Granada come posticino da vedere presto! Mi hai coinvolta :D

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