lunedì 16 maggio 2016

La mia giornata demmèrda.

Mi perdonerete questo post ad alto tasso di scazzo e pessimismo, ma per una sera mi serve un po' di sano odio per il mondo esterno.
 
Oggi sono successe cose. Cose che non posso che definire "demmèrda", termine che proporrò all'Accademia della Crusca perché francamente è molto meglio di petaloso. Oggi mi si è posta davanti tutta una serie di notizione veramente orribili, quelle cose che vi fanno bestemmiare così forte che Gesù cala dall'ufficio paradisiaco per stringervi la mano. Ma naturalmente siete educate. Siete brave ragazze. Soprattutto siete in mezzo alla gente (io oggi lo ero) e quindi implodete letteralmente per non dare troppo nell'occhio.
Allora. Partiamo con un minimo di ordine.

Chi mi segue da tempo sa bene che io non sono una da teorie del complotto. Non sono una di quelli che additano i politici e il loro qualunquismo ogni volta che si svegliano stitici. Non dico che "eh ma è colpa delle lobby". Non dico che si sta meglio all'estero, perché sono consapevole che si sta di merda dappertutto. Non dico che "eh ma qui in Italia le cose non vanno, arriverà l'Isis e ciao".

Eppure, se c'è una cosa che in Italia non esiste è la meritocrazia. Me ne sono accorta oggi per la prima volta in modo serio e ragionato, come un'epifania, e sapete cosa? Beh, è vero. La scelta logica è premiare chi lo merita, giusto? Peccato che tutti, nessuno escluso, in questo paese abbiano le chiappe così incollate alle proprie poltrone che non importa quanto uno si sbatta, tanto facciamo comunque schifo e non arriveremo da nessuna parte.

Esempio pratico della mia giornata di oggi: il professore che cambia data dell'appello costringendo tutti a cambiare i propri programmi. ILLEGAL
Altro esempio: la professoressa che impedisce ai suoi studenti di rifiutare il voto, MA accetta che ci si ritiri fino a mezzo secondo prima che lei dica a voce alta suddetto voto. Che cosa ti cambia, donna?? ILLEGAL
Terzo esempio: l'altra professoressa che cambia le modalità di esame nel corso dell'anno, quindi un mese bisogna studiare tre libri per lo scritto, il mese dopo c'è pure l'orale, il mese dopo ancora chi lo sa. Non contenta, decide che a settembre non ci saranno appelli, quindi o lo si passa a giugno o ciao. ILLEGAL
Quarto esempio: la titolare di un corso seminariale che ogni anno mette un appello. Uno solo. Uno solo. Se non lo passiamo in quella data, dobbiamo rifrequentare il corso l'anno prossimo. E il corso inizia a febbraio, tra un anno. ILLEGAL

Io sono studiosa. Anche troppo. Voglio sputtanarmi e dire che sono una di quelle persone che sacrificano la propria vita sociale per dei buoni voti sul libretto perché altrimenti stanno fisicamente male. Non chiedetemi come io faccia ad avere ancora degli amici perché non ne ho la minima idea. Il mio ritmo attuale è un esame al mese, di più se si può, e riesco ad avere una buona media.

Ed ora vi spiego il dilemma.
 
Purtroppo o per fortuna, avendo sbagliato facoltà ho perso due anni, il che non è così tremendo; solo che durante il cambio di corso di studi la segreteria ha arbitrariamente deciso di inserirmi come iscritta al secondo anno, non al primo. Voi direte: meglio, no? INVECE NO, perché io non ero affatto al secondo anno, avevo comunque tutti gli esami dei tre anni da sostenere. Quindi perché mettermi al secondo anno e non al primo? Ah, non so. Solo che adesso, per non andare fuori corso e pagare un anno di tasse in più, io dovrei laurearmi entro marzo. E sapete cosa? Ce la sto facendo. Non so come, ma ci riesco.

O meglio ci riuscirei, se non fosse per i problemi di cui sopra. E fossero gli unici.
Il problema, però, persiste: per quale motivazione ignorante gli studenti volenterosi, studiosi, che sono pronti a dare il massimo, si vedono mettere i bastoni fra le ruote da parte di gente simile?
E non si tratta solo degli studenti. Capita costantemente, a scuola, sul lavoro, nella vita privata.
Perciò stasera volevo solo sfogarmi. Volevo per una volta trasformarmi nell'italiano medio che si lamenta di tutto. Volevo avere il diritto di vomitare tutta la mia rabbia, la mia ansia, la mia paura di non farcela. Perché è di questo che si tratta. Se loro continuano a remarci contro, per noi non sarà mai facile.

7 commenti:

  1. Te se ama! <3
    Comunque Lu, ti capisco e anche tanto. Oggi ho dato un esame ed è stato da mettersi le mani nei capelli! Il voto in sè è stato relativamente buono, ma sembrava che la prof si divertisse a mettermi i bastoni nelle ruote. E continuava pure a ripetere "No, ma si vede che lei ha studiato davvero tanto, ma .." -.-"

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    1. Tu mi capisci! MI CAPISCI. Grazie, meno male che esisti. <3

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  2. Ciao! Purtroppo da tempo mi sono accorta che in Italia neanche sanno la parola meritocrazia, non fa parte del loro vocabolario. Ovviamente ci rimettiamo sempre noi e purtroppo non cambieranno le cose, qui si ragiona in questo modo ed è uno dei motivi per cui odio il nostro sistema.

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    1. Confermo! Sono pienamente d'accordo con te! Poi è chiaro che i problemi ci sono un po' ovunque ma qua nel bel paese stiamo un po' perdendo il controllo!!

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  3. Ciao! Insomma hai vissuto proprio una bella giornata! xD In questi casi la prima cosa che mi viene in mente è: CVDM (tradotto: Che Vita di Merda).
    Comunque, vita di merda a parte, volevo dirti che mi sono iscritta fra i lettori fissi del tuo blog e che sul mio c'è un premio che ti aspetta :) (spero che questa piccola cosa ti risollevi l'umore xD)

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    1. Ciao Amelia!
      Wow, grazie mille per la nomina! Comincio subito con le 11 domande :D E grazie anche del commento, mi fa sempre piacere sapere che non sono l'unica che sguazza di situazioni orrende LOL

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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